Sabato pomeriggio siamo tornati finalmente nel nostro piccolo angolo felice, il nostro orto. Quest’anno la vita ci ha messo davanti qualche ostacolo e abbiamo rimesso le mani nella terra più tardi del solito, ma noi continuiamo a ripeterci che in fondo non è troppo tardi e che l’instabilità di questo Maggio sia stata in qualche modo dalla nostra parte.
Sabato pomeriggio, mentre ero nell’orto con mio padre, nell’aria c’era proprio Maggio: il cielo sgombro da nuvole, il sole che bruciava sulla pelle e quel silenzio che non spaventa, che ci rende liberi. Ora è tutto pronto e ogni piantina è al suo posto: ci sono i pomodori, le melanzane, i peperoni, le zucchine e i cetrioli, quello che basta per una nuova estate da vivere, quello che basta per stare bene, senza troppi fronzoli.
Di questo Maggio voglio portare con me una nuova luce che da adesso in poi sarà protagonista delle mie giornate e del mio lavoro. Di questo Maggio voglio portare con me ogni ostacolo buttato giù e la forza che ho trovato dentro di me, di questo Maggio non voglio dimenticare nulla, perché a volte cancellare è fin troppo facile. Lo ricorderò come uno dei mesi più duri di sempre, ma rimarrà impresso nella mente e nel cuore proprio per questo e ogni volta che avrò paura di crollare ripenserò a questo Maggio.
Maggio è, per me, uno dei mesi più ricchi e affascinanti. A Maggio il cinguettio degli uccelli è una costante in ogni momento della giornata, nei campi di grano qualcosa inizia a cambiare e il verde piano piano inizia a tendere verso l’oro, tutto sembra tornare al proprio posto: i frutti sugli alberi, i fiori nei campi, la luce negli occhi, proprio come le nuove piantine nell’orto.
E quando la luce si affievolisce, imparo a gestirla e a trovare un equilibrio assieme alle ombre.
Mentre negli orti crescono le piante estive, questo è ancora il mese del verde, quel breve momento dell’anno in cui possiamo godere della dolcezza dei piselli freschi, da sgranare con lentezza, possibilmente in compagnia, tra chiacchiere, sguardi complici e sorrisi.
I piselli freschi di queste foto arrivano dall’orto dei nonni del mio ragazzo e anche quest’anno, mentre li sgranavo, sono tornata un po’ bambina.
Quando si hanno tra le mani i piselli freschi, la vera sfida è quella di non finirli subito, crudi, ma ho cercato di frenarmi un po’ e dopo averci condito una pasta, ho deciso di utilizzarli per preparare l’ennesimo hummus. L’hummus di piselli è diventato uno dei miei preferiti ( anche se questo lo penso ogni volta, lo ammetto! ) e, come tutti gli hummus, si prepara in poco tempo. Preparate l’hummus di piselli per un antipasto o un aperitivo tra amici e accompagnatelo con quello che preferite: pane, crackers o verdure crude.
- 250 g di piselli freschi sgranati
- 1 cucchiaio di tahina
- 2-3 cucchiai di succo di limone
- ½ spicchio d'aglio ( facoltativo )
- 2-3 foglie di menta fresca
- olio extravergine di oliva
- sale
- Cuocete i piselli in acqua bollente salata per 5-8 minuti, o finché sono teneri, ma sodi.
- Scolateli e immergeteli in una ciotola con acqua e ghiaccio; dopo qualche minuto scolateli e trasferiteli in un contenitore alto e stretto.
- Aggiungete ai piselli la tahina, il succo del limone, l'aglio, la menta, il sale e un paio di cucchiai di olio.
- Frullate gli ingredienti fino ad ottenere una crema omogenea ( se occorre aggiungete pochissima acqua o olio ).
- Trasferite l'hummus in un barattolo e servitelo con del pane tostato, crackers, gallette o verdure crude.
- Se non amate l'aglio potete ometterlo.
Altri hummus ideali da preparare in questa stagione: 45
Francesca dice
Quanto verde brillante, quanta luce, quanti petali al vento… lo sai che sono proprio i mesi più duri a tirar fuori tutto questo? Il sole batte dove c’è stata fatica, asciuga dopo il temporale… e le ombre sono figlie di quello stesso sole, una sua parte integrante, legata, connessa… vanno accarezzate, sgranate piano, frullate fino a renderle morbide e vellutate… come hai fatto tu, con questo hummus che invita subito all’assaggio, direttamente con un dito!
Maggio ha insegnato cose, giugno già ci guarda dall’angolo… noi l’aspettiamo e tu stai camminando tanto, Ile…
sandra dice
interessante idea anche se devo fare una precisazione, non me ne volere, l’ho scoperto da poco anche io e come i bambini piccoli non me lo so tenere per me…. ha ha ha
hummus vuol dire ceci in arabo e quindi quando noi diciamo (perchè l’ho sempre fatto anche io!) hummus di piselli o di altre verdure sbagliamo, diciamo in realtà “ceci di piselli”…. comunque io questo “hummus” di piselli lo spalmerei volentieri ma MOOOOOLTO volentieri sul pane!
grande luce nelle foto e molto bello il tuo blog
perdonami se sono stata troppo “saccente”…..
Ileana Pavone dice
Ciao Sandra!
E’ un piacere per me avere questo tipo di scambi, ma ti confesso che l’ho scoperto da un po’ anche io!
Questa crema – chiamiamola così dai! – è comunque buonissima, fresca e saporita!
Grazie ancora per il tuo commento e per i complimenti, felice che ti piaccia questo mio piccolo spazio.
Buona giornata,
Ileana